I Bizantini inaugurano una nuova estetica atta a rappresentare colui che riveste la carica di imperatore come un essere soprannaturale in relazione con l’eterno: una vera e propria sfida per gli artisti del tempo che, con i mezzi iconografici in voga, si accingevano a reinterpretare la differenza tra umano e divino, tentando di sostituire le immagini pagane e religiose dello stato romano con quelle cristiane.
L’immagine imperiale viene poi rivestita di una moltitudine di regalia signa, che assolvono al duplice compito di indicare il basileus come vittorioso e di presentare la potestà regia come sacra e derivante da Cristo.